Carenza di vitamina D

Carenza di vitamina D. La vitamina D è una sostanza essenziale per il nostro corpo, in particolare per i bambini, come ci ricorda la Società Italiana di Pediatria SIP, in un documento pubblicato nel 2015, che mette in rilievo i seguenti dati:

La carenza di vitamina D interessa tra il 50 e il 70% dei bambini italiani.
Insufficiente esposizione solare, stili di vita errati, allattamento esclusivo prolungato al seno, obesità e colore della pelle sono i principali fattori di rischio. Emergono nuove evidenze scientifiche sulle azioni extrascheletriche della vitamina D. Le raccomandazioni per prevenire l’ipovitaminosi D nel neonato, nel bambino e nell’adolescente.”

Sino ad ora sapevamo che la vitamina D previene malattie dell’apparato osseo, come il rachitismo e l’osteoporosi, perché favorisce nell’organismo i processi di assorbimento del calcio, elemento costitutivo dell’apparato scheletrico. Nuove evidenze suggeriscono che la vitamina D ha un ruolo positivo in alcune patologie autoimmuni, come il diabete mellito 1 e l’artrite idiopatica giovanile, ma anche nell’asma, nel broncospasmo e nelle infezioni respiratorie ricorrenti. Alcuni studi hanno messo in luce che i bambini con queste infezioni hanno livelli più bassi di vitamina D e si è visto anche che la vitamina D ne migliora il decorso.”

Da 1 a 18 anni la profilassi giornaliera è raccomandata solo nei soggetti a rischio: bambini di etnia non caucasica ed elevata pigmentazione, con ridotta esposizione solare, che seguono regimi alimentari inadeguati come la dieta vegana, bambini con insufficienza renale o epatite cronica, obesi, affetti da malattie infiammatorie croniche o da celiachia.

La vitamina D si trova in molti alimenti come i pesci detti grassi (come le aringhe, salmone, sardine, ecc), nell’olio di pesce, nelle uova, nel latte e nei latticini, nel fegato di manzo e nel maiale.